Non solo è difficile dare una risposta alla domanda: qual è la prima sciarpa?”, ma impossibile, in quanto qualsiasi risposta sarebbe oggetto di controversia.
Infatti bisognerebbe, innanzitutto, capire quali sono i gruppi “ultras” o “supporters”, i secondi intesi come gruppi privi di mentalità ultras e non riconosciuti dalle società.
In secondo luogo, molti gruppi (da noi abbiamo l’ esempio dei fighters e delle sciarpe fatte fare da Nino Sforza “supporters”) iniziarono a personalizzare, con stampe di simboli e nomi del gruppo, sciarpe preconfezionate da bancarelle, chiedendo ai tipografi di stampare sul retro il nome o il simbolo del gruppo.
Di conseguenza, come tanti elementi del mondo ultras, anche la nascita della sciarpa (come il termine stesso “ultras” conteso da Doriani e granata) affonda le proprie radici in contesti assolutamente incerti.
E’ da sottolineare che il concetto di “sciarpa del gruppo” è stato oggetto di una radicale metamorfosi nel tempo: Inizialmente essa era generalmente di lana e confezionata dalla mamma o nonna di turno a mano, spesso a bande e solo successivamente i gruppi organizzati cominciarono a produrne delle proprie, in quantità più o meno limitata (in base alle limitate risorse economiche) e riservate esclusivamente ai membri del Gruppo e questo faceva sentire ancora più orgoglioso chi la possedeva. La sciarpa, divenne elemento di distinzione, di appartenenza, una sorta di “striscione di sé, ma anche elemento coreografico nelle “sciarpate” che simulavano le onde del mare, come in un rito tribale teso a dimostrare la forza e la passione di una curva.