“ DIAMO UN CALCIO ALLA GUERRA IN UCRAINA” - INTERVISTA A YURI
1-Visto che il blog MAGIC FANS è interamente dedicato agli ultras e agli appassionati di calcio, vorrei sapere se i calciatori ed i ragazzi che hanno raggiunto la maggiore età sono soggetti all'arruolamento obbligatorio o possono scegliere?
Contrariamente alla credenza popolare, la guerra in Ucraina non è iniziata nel 2022, ma nel 2014, con l'annessione russa della Crimea e l’occupazione di parti delle regioni di Donetsk e Luhansk.
Anche allora, gli ultras ucraini, comprendendo perfettamente la gravità della minaccia rappresentata dalla Russia, e si sono alzati per proteggere il loro paese, avendo precedentemente concluso un patto di non aggressione, l'uno contro l'altro.
Nel febbraio 2022 le cose si sono rivelate molto più serie, a cuasa dell'offensiva dell'esercito russo e la velocità con cui è avanzato attraverso il territorio dell'Ucraina da più direzioni contemporaneamente, ed e’ stata annuncita la mobilitazione generale il 24 febbraio,quando gli ucraini di tutto il Paese sono andati in massa a difendere le loro città, case e famiglie, senza aspettare la convocazione per essere arruolati nell'esercito.
La motivazione della popolazione si è rivelata così alta che nei primi giorni dell'invasione, davanti agli uffici di arruolamento militare c'erano code di coloro che volevano imbracciare le armi per respingere l'aggressione russa. E ora, 9 mesi dopo, questa motivazione non è scomparsa, perché in un modo o nell'altro la guerra ha colpito tutti.
I calciatori professionisti hanno una deoga ma non si applica ai calciatori dilettanti, quindi ce ne sono molti di più nelle file delle forze armate ucraine. In effetti, ci sono molte sfumature nella legge sulla mobilitazione, ma non ha senso raccontare,
2. Gli stadi di calcio o altri impianti sportivi sono stati danneggiati durante le ostilità?
Tutte le infrastrutture soffrono in Ucraina e gli impianti sportivi non fanno eccezione. Nessuno sa esattamente quanti stadi siano stati distrutti, perché i bombardamenti continuano e inoltre iterritori di diverse regioni ucraine sono ancora sotto occupazione, ma da quanto si sa’,sono decine gli stadi di calcio danneggiati. Tra questi ci sono le grandi arene di Chernihiv (nome dello stadio di Yuri Gagarin, capacità 14.000, squadra di calcio Desna) e Mariupol (nome dello stadio di Volodymyr Boyko, capacità 12.680, squadra di calcio Mariupol), che fino a poco tempo fa ha ospitato le partite della Premier League ucraina, e altri stadi di squadre di calcio di prima e seconda divisione, nonché altre strutture sportive a Kiev, Kharkiv, Chernihiv, Donetsk, Kherson, Mykolaiv e altre regioni.
A questo proposito, i miei amici della squadra ucraina di groundhoppers, hanno pubblicato un album fotografico delle 54 arene dei tre campionati professionistici in Ucraina al momento dell'inizio dell' invasione Russa, per conservare la memoria degli stadi, ricordandoli com'erano prima di febbraio 2022. Se qualcuno dei tuoi lettori volesse averlo nella propria libreria, si prega di contattare via mail; magshopreport@gmail.com
3. I gruppi ultras continuano le loro attività in Ucraina?
In Ucraina, l'attività di tutti i movimenti ultras e dei singoli gruppi, si riduce al fatto che una parte sta combattendo e l'altra, essendo nelle retrovie, aiuta i suoi fratelli, fornendo loro tutto di cui hanno bisogno, dalle medicine e attrezzature di alta qualità: caschi, giubbotti antiproiettile, vestiti pesanti, a dispositivi per la visione notturna, droni e automobili.
I portavoce degli ultras sono i social, tramite i quali vengono distribuite tutte le informazioni importanti, raccolti fondi per varie esigenze e così via. Praticamente nessuna attività sugli spalti, nonostante il campionato in corso, perché per motivi di sicurezza tutte le partite si giocano senza spettatori, ad eccezioni degli striscioni appesi a sostegno della squadra,sulle curve vuote, gli eventi commemorativi per i compagni caduti, o organizzati per scopi umanitari.
4. Nei primi giorni di guerra, i media hanno mostrato colonne di famiglie con bambini ai confini con i paesi vicini, che stavano lasciando l'Ucraina. C'erano ragazzi tra loro, secondo te, quando la guerra sarà finita, torneranno in patria?
Sono rimasti pochi dei miei amici. Molti sono andati all'estero per portare moglie e figli in un posto più sicuro e poi sono tornati. La stragrande maggioranza di coloro che conosco,sognano di tornare a casa il prima possibile, quindi, prima finisce la guerra, meno persone si stabiliranno in altri paesi europei. Se si trascina per anni, dopo aver fatto molti sforzi per organizzare la propria vita in un posto nuovo, sarà molto più difficile per molti tornare indietro.
5. La popolazione Ucraina ha reagito con grande orgoglio e coraggio all'invasione Russa, ma in termini di cibo e vita, con l'inizio dell'inverno, la situazione potrebbe diventare invivibile?
La situazione è diversa in ogni regione.A Dnipro, dove vivo, non ci sono problemi con il cibo. Ma dove c'erano truppe russe, la situazione è molto peggiore, come nella zona di prima linea. In alcune parti non c'è elettricità da molto tempo, ci sono interruzioni di acqua e cibo, ed e’ difficile trovare parole per descrivere le condizioni infernali a Bakhmut, Avdiyivka, Soledar, Kramatorsk.
Negli ultimi mesi, l'Ucraina è stata colpita da diversi massicci attacchi missilistici volti a distruggere le infrastrutture critiche del paese, causando problemi con acqua ed elettricità in tutte le aree. Siamo costretti a stare per ore senza riscaldamento e luce a causa di interruzioni di corrente perché l'industria energetica ucraina danneggiata non è in grado di far fronte ai carichi. Penso che questo inverno sarà molto difficile, ma sono sicuro che ce la faremo.
6. Puoi pubblicare qui i contatti dei fondi di volontariato coinvolti nella raccolta fondi, per coloro che vogliono aiutare e mostrare solidarietà alla popolazione dell'Ucraina.
Il volontariato in Ucraina è ben sviluppato. Ci sono molti fondi, quindi ne consiglierò solo alcuni.
In primo luogo, questa è una campagna di raccolta fondi fondata dal mio progetto MagShop - ultras press. Lo scopo di questa campagna è aiutare gli ultras al fronte. In 9 mesi siamo riusciti a raccogliere circa 7.500 euro. Un po' di più è stato raccolto grazie alla distribuzione di vecchie fanzine ucraine in cambio di donazioni.
MagShop ha distribuito questi fondi a 25 movimenti ultras, coprendo così gran parte dell'intera scena del Paese, da Chernihiv e Sumy a nord a Odesa, Mykolaiv e Kherson a sud, da Ivano-Frankivsk, Chernivtsi, Lutsk e Rivne a ovest a Luhansk, Donetsk e Kramatorsk a est. Ecco il nostro PayPal per le donazioni: ekaterina2902@gmail.com
Di recente, il progetto MagShop - ultras press ha compiuto 16 anni. Per questo evento, abbiamo emesso una piccola edizione di spille commemorative, tutto il ricavato della vendita andrà al fondo Stand of Heroes. Questo fondo aiuta le famiglie dei tifosi caduti in guerra. Ecco il suo sito web https://www.standsofheroes.com dove troverete anche le coordinate bancarie.
E, infine, il terzo fondo che voglio consigliare è stato fondato da Roman Zozulya, un noto calciatore in Ucraina, che ha giocato per la nazionale, le squadre di calcio ucraine Dynamo (Kiev) e Dnipro, Real Betis spagnolo (Siviglia), Albacete e Fuenlabrada. Ha un contatto stretto con gli ultras e li aiuta molto. Ecco i link alle pagine della sua fondazione su Facebook https://www.facebook.com/narodnaarmy e Instagram: @narodna_army