TERZA PUNTATA
Anche la Nazionale italiana ha avuto il suo gruppo ultras: è nato nel 2000, e si caratterizzava per uno spiccato orientamento neofascista. Da qualche anno, però, sembra essere scomparso.
La fase due della "lotta" di Ultras Italia, quella più 'moderna', comincia però con uno dei cicli più recenti della nazionale: è infatti dal 2010 che si distinguono per i cori razzisti nei confronti dei calciatori italiani di colore.
A Klagenfurt, in Austria, lo stadio era stato riempito da striscioni come "Giustizia per Gabriele," il tifoso della lazio ucciso nel 2007, e "No alla nazionale multietnica", con riferimento a Cristian Ledesma, laziale di origine argentina convocato dal CT Cesare Prandelli, ma soprattutto nei confronti di Mario Balotelli — all'indirizzo del quale erano stati rivolti cori come "Non ci sono neri italiani" e "Nell'Italia solo italiani". Alla fine ci saranno ben 41 identificazioni, e il fermo di un 20enne di Udine.
Sono stati 32 invece i tifosi bloccati in Croazia, per uno dei casi più eclatanti - probabilmente l'ultimo - che li vede coinvolti: il loro arrivo a Belgrado nel 2011, sprovvisti di biglietti validi per assistere a Serbia-Italia: è l'ultimo episodio di rilievo di cui si hanno notizie di Ultras Italia, che appare sporadicamente come sigla sui giornali senza alcun riferimento fattuale.
L'ultimo risale al 2015, con una citazione su Repubblica dopo un Bulgaria-Italia: si parla di "sparuti ultras italiani neofascisti" con questo nome, e poco altro. 7 settembre 2016: Stando al portale sull'ebraismo in Italia Moked, un gruppo di tifosi avvicinabili a "Ultras Italia" avrebbe fatto evidente mostra del saluto romano durante l'esecuzione dell'inno italiano prima della partita Israele-Italia, disputata allo stadio Sammy Ofer di Haifa e valevole per le fasi di qualificazione ai mondiali di Russia del 2018. Due italiani sarebbero stati allontanati dalla struttura per "intemperanze".
Negli ultimi report del Viminale sulle manifestazioni sportive non si fa più menzione del gruppo da anni. Intanto, malgrado il tentativo di creare una falange di ultra-destra a supporto della Nazionale sia sostanzialmente fallita, o quanto meno andata disperdendosi, fonti come il ministero degli Interni e diverse inchieste fanno notare come ormai le curve italiane a supporto delle squadre locali stiano lentamente scivolando verso posizioni palesemente neofasciste.